DIARIO LAVORI

23 Ottobre 2014


Fine dei lavori. Impressioni ed esperienze a confronto









A fine settembre Casa HOVAL ha cominciato ad animarsi: terminata la fase di cantiere, nella nuova sede inizia ora la vera vita aziendale. Rimossi in pochi giorni gli scatoloni del trasloco, dietro le scrivanie riprende la tradizionale attività lavorativa. Qualcosa di nuovo si respira però nell'aria: non sono solo i nuovi spazi e le vetrate luminose a creare questa sensazione, è qualcosa di più sottile ma altrettanto tangibile: l'entusiasmo e la soddisfazione dei collaboratori.
 
La sorpresa: in soli sei mesi   
 
Certo, i primi a rimanere sorpresi sono stati proprio loro. Possibile costruire una nuova sede in un periodo così breve? Eppure le promesse sono state mantenute e da marzo ad oggi si è letteralmente materializzata Casa Hoval, step dopo step, ininterrottamente, con una rapidità ai limiti del verosimile.  
A ripercorrere le varie tappe della realizzazione di Casa Hoval è Alessandro Merigo, responsabile della sicurezza, che sottolinea come i tempi ridotti imposti dal progetto abbiano richiesto fin dall'inizio una precisa pianificazione e una perfetta integrazione tra le varie figure coinvolte in cantiere. E soprattutto si è prestata sempre grande attenzione alla qualità dell'edificio e alla sicurezza dei processi costruttivi. «Sono stato contento di aver lavorato con un team di professionisti molto validi . Un buon feeling tra progettisti ed esecutori ha permesso di poter affrontare le situazioni nel miglior modo possibile. Lavorare in team ha rappresentato il valore aggiunto dell'opera, perché abbiamo potuto essere più competitivi nell'affrontare i problemi e prendere decisioni a volte anche molto rapide».

Un ambiente di lavoro a misura d'uomo

In Casa Hoval tutto è luce. Le ampie vetrate esterne e i divisori interni, la parete in vetro che delimita la scala, tutto concorre a far penetrare la luce dall'esterno e a coniugarla con l'illuminazione interna. Tutto concorre a creare le premesse per un ambiente di lavoro invidiabile: dall'architettura soft alla luminosità degli ambienti, al giardino interno, al microclima ottimale che si ottiene anche grazie ad un utilizzo di soluzioni di riscaldamento e ventilazione Hoval accuratamente progettati. 

Il salto di qualità rispetto alla vecchia sede di Grassobbio, che si affacciava sulla strada in prossimità dell'aeroporto, è notevole. Casa Hoval è in un'area isolata, interamente circondata dal verde, il contatto con la natura si percepisce all'interno come all'esterno, lontani dal traffico, in un ambiente tranquillo cui contribuiscono sicuramente anche le soluzioni di isolamento acustico studiate per questo progetto.

Un'atmosfera familiare
 
Il concetto di "familiarità è uno dei valori fondamentali del brand. Importante al punto da essere inserito tra i requisiti che doveva rispettare il progetto di Casa Hoval.  Ne hanno tenuto conto gli architetti, tanto che lo ritroviamo rispecchiato in molti particolari, dalla disposizione degli uffici  alla graziosa e intima Alpenstube adibita a mensa e alle attività ricreative dei collaboratori. Lo hanno percepito fin dall'inizio i collaboratori stessi, che ammettono di lavorare meglio in un ambiente predisposto alla collaborazione e al lavoro di squadra, come ci conferma Giovanni Locatelli, Product Manager Pompe di calore e Impianti di cogenerazione:  «Il senso di familiarità che aleggiava nella vecchia sede si respira in modo ancora più netto nella nuova, siamo fortunatamente un gruppo molto affiatato e tutto questo è uno stimolo a proseguire il nostro lavoro». «Premetto che sono solo due anni che lavoro in Hoval - aggiunge Jessica Propersi, dell'Ufficio Vendite - ma ho respirato fin dall'inizio questo concetto e ho capito che il valore della familiarità appartiene a noi dipendenti, è un valore che abbiamo fatto nostro e siamo quindi in grado di trasmettere anche ai clienti». 
 
Semplicemente entusiasmante 

Sono spesso i dettagli di Casa Hoval ad affascinare i collaboratori. Per alcuni l'attenzione si posa sul cubo rosso, per altri sulla particolare geometria della struttura, per altri ancora sul paesaggio naturale che circonda la nuova sede. Jacopo Risi, responsabile CRM Reporting, non ha però dubbi: «Cosa mi affascina di più in Casa Hoval ? Qualcosa a cui si sta ancora lavorando e che sarà ultimato a breve: con il completamento della  sala climatica potremo avere a disposizione uno strumento che farà davvero la differenza in termini di tecnologia e di potenzialità formative sui nostri prodotti».
   

        
       




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