EFFICIENZA ENERGETICA

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World Energy Outlook 2014: un sistema energetico sotto pressione




Incertezze e segni di stress nella nuova edizione del report IEA

Se è vero che, come sottolinea nel suo ultimo report l'Agenzia Internazionale per l'Energia, quasi il 40% della crescita del fabbisogno energetico entro il 2035 sarà soddisfatto dalle rinnovabili, è un dato di fatto che i combustibili fossili continueranno a pesare nel mix energetico per il 70%, con  un conseguente incremento della  temperatura di 3,6 °C rispetto ai livelli preindustriali e con pesanti conseguenze sul clima. 
Nel 2040 la domanda energetica mondiale crescerà infatti del 37%. Secondo l'agenzia, la "torta" delle fonti energetiche sarà suddivisa in quattro fette quasi equivalenti: gas, carbone, petrolio e rinnovabili. Dalla torta risulta che proprio i combustibili fossili peseranno qui ancora per oltre il 70%. Per le energie rinnovabili è comunque previsto un incremento, dovuto essenzialmente al calo dei costi e agli   incentivi, che comunque corrispondono ancora a meno di un quarto rispetto a quelli alle fossili: 120 miliardi di dollari contro gli oltre 550 miliardi andati a petrolio, gas e carbone. Ad attestare il maggior incremento saranno, nell'ordine, l'eolico, l'idroelettrico e il solare.
Il baricentro della domanda globale di energia si sposterà decisamente verso le economie emergenti che rappresenteranno oltre il 90% della crescita della domanda di energia netta per il 2035. La crescita della domanda di energia in Asia è guidata, attualmente, dalla Cina ma si sposterà verso l'India e, in misura minore, verso il Sud-Est asiatico dopo il 2025. Dalle previsioni il Medio Oriente emerge come uno dei maggiori consumatori di energia, con la sua domanda di gas in crescita che supererà l'intera domanda di gas dell'OECD. Il Medio Oriente sarà il secondo più grande consumatore di gas entro il 2020 e il terzo più grande consumatore di petrolio entro il 2030;  la conseguenza sarà la ridefinizione del suo ruolo nei mercati energetici.
Sicurezza degli approvvigionamenti ed efficienza energetica 
Ad accrescere le incertezze sul mercato degli approvvigionamenti energetici contribuisce anche la delicata situazione geopolitica. Le tensioni in molte aree estese del Medio Oriente, attualmente l’unica regione con risorse di petrolio producibili a costi contenuti, hanno raggiunto livelli preoccupanti, non paragonabili neanche alle crisi petrolifere degli anni Settanta.  
I margini di manovra per migliorare la situazione sono molti, a partire dai sussidi. "Se non verrà eliminata la distorsione dei sussidi ai combustibili fossili, che sono cresciuti nel 2012 fino a raggiungere i 544 miliardi dollari - si legge nel rapporto del World Energy Outlook 2013 - se non si sosterranno maggiormente le energie rinnovabili, a cui sono andati solo 101 miliardi di dollari, se non si sfrutterà il potenziale enorme dell'efficienza energetica, le emissioni continueranno pericolosamente ad aumentare con conseguenze catastrofiche".

I progressi tecnologici e i risultati raggiunti in termini di efficienza alimentano qualche ragione di ottimismo ma saranno necessari significativi sforzi politici per migliorare i trend energetici. I segnali di stress che gravano sul sistema energetico sarebbero in realtà molto più pesanti se non si fossero conseguiti miglioramenti di efficienza. Tuttavia, i trend mondiali non sono facilmente modificabili e le preoccupazioni legate alla sicurezza e alla sostenibilità degli approvvigionamenti non si risolveranno da sole. E’ necessario quindi un'azione diretta e compatta da parte delle istituzioni e dell'industria.

Aumentare l'efficienza energetica significa anche ridurre i consumi. Lo si può e lo si deve fare promuovendo le nuove tecnologie che riguardano molti fronti: l'isolamento termico degli edifici, gli elettrodomestici in Classe A+ , la cogenerazione, le reti di teleriscaldamento, le caldaie a condensazione, l'illuminazione al LED. E questo vale per i privati come per le aziende che, investendo in efficienza energetica, potranno diventare più competitive sul mercato.   
 




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