Una sfida cui ormai nessuno può più sottrarsi, ciascuno deve fare la sua parte e contribuire con il massimo coinvolgimento possibile per ridurre le emissioni di anidride carbonica e promuovere una trasformazione "verde" delle fonti energetiche. Nel nostro Paese l'Umbria è, in questo senso, una delle regioni più virtuose. La Strategia energetica ambientale regionale 2014-2020 punta infatti principalmente alla riduzione dei consumi e all'incremento delle fonti energetiche rinnovabili e molto è già stato fatto fino ad oggi.
Tanto che sembra ipotizzabile superare addirittura gli obiettivi che ci si era prefissati. All'Umbria era infatti stato assegnato l'obiettivo del 13,7% di energia da fonti rinnovabili rispetto ai consumi complessivi. Secondo stime della Regione, già nel 2013 si era raggiunto il 12,5%, con tre punti di percentuale in più rispetto al traguardo intermedio del 2013. Questo consentirà di arrivare al 2020 con una percentuale del 15,2%, con una sensibile riduzione dei consumi. «Vogliamo raggiungere e superare gli obiettivi assegnati all'Umbria dallo Stato nell'ambito della Strategia Europa 2020» - ha sottolineato l'assessore Silvano Rometti.
Come arrivare a contenere i consumi? L'Umbria è decisa ad incrementare l'efficienza energetica in tutti i settori, a partire dall'edilizia, che rappresenta circa il 40% dei consumi, nei processi produttivi, nei sistemi di trasporto e di mobilità. Finora sono stati realizzati 153 interventi: di questi 43 riguardano l'installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici, 72 l'efficientamento della pubblica amministrazione, 35 sono relativi a quello energetico di edifici pubblici e 3 la realizzazione di reti di teleriscaldamento.
La proposta di Strategia energetica ambientale è disponibile sul sito regionale www,regione.umbria.it/energia, con tutti i relativi dati.